Domenico Laviano

Teatro dei Calanchi
Spettacolo INFERNO
Napoli Campione 2023
È qualcosa di fantastico vivere la città di Napoli nel giorno in cui si festeggia la vincita del suo terzo scudetto calcistico! La città si trasforma in un unico grande palcoscenico di festa. Le strade si riempiono di tifosi che festeggiano, suonano trombe e tamburi, cantano canzoni e ballano. I colori azzurro e bianco del Napoli sono ovunque, adornando bandiere e sciarpe che sventolano con orgoglio. Le piazze diventano centri di raduno, e i napoletani si riuniscono per celebrare la vittoria della loro squadra del cuore. Le celebrazioni possono continuare per giorni, con concerti, spettacoli di fuochi d'artificio e altri eventi che coinvolgono l'intera comunità napoletana. È un momento di grande gioia e orgoglio per la città, un'occasione per unire le persone e celebrare la loro identità napoletana. A margine di questi eventi: festosi, gioiosi e teatrali occorre ricordare che la città di Napoli non è solo questo. E’ chiamata anche "Città universo" perché è un luogo in cui convergono molte influenze e stili di vita diversi. È stata una culla di cultura, arte e pensiero sin dai tempi antichi, con una storia che risale a oltre 2.800 anni. Napoli è stata la capitale del Regno delle Due Sicilie e ha giocato un ruolo significativo nel Rinascimento italiano. Ha dato i natali a importanti personalità della cultura, dell’arte e della musica italiana.
Pasqua ortdossa a Karphatos
La Pasqua Ortodossa ad Olympos, nell’isola di Karpathos, in Grecia, segue il rito bizantino e comprende anche il ricordo dei morti il martedì dopo la Pasqua, che è conosciuto come il "Martedì delle Anime" o "Martedì Luminoso". Le celebrazioni iniziano con la Preparazione del Pane Pasquale. Durante la settimana santa, la chiesa di Olympos si riempie di fedeli che partecipano alle funzioni religiose, tra cui le preghiere serali, le processioni e la celebrazione della Divina Liturgia. Il giovedì santo viene celebrata la "Divina Liturgia" dell'Ultima Cena, durante la quale viene benedetto il pane eucaristico e il vino. Il venerdì santo è una giornata di digiuno e penitenza, durante la quale i fedeli partecipano alla processione dell'Epitaffio, un letto funebre ricoperto di fiori e simboli cristiani che rappresenta il corpo di Cristo morto sulla croce. Durante la processione, la comunità canta inni di lutto e preghiere mentre l'Epitaffio viene portato per le strade della città. La notte di Pasqua, la chiesa di Olympos si riempie di fedeli che partecipano alla messa di mezzanotte. Durante la messa, la liturgia inizia con le preghiere e le letture della Bibbia e poi si passa alla celebrazione della Risurrezione di Cristo. Il martedì dopo la Pasqua, conosciuto anche come il "Martedì delle Anime" o "Martedì Luminoso", la comunità si reca nei cimiteri per commemorare i propri cari defunti. I fedeli portano candele, fiori e cibo sulle tombe dei loro defunti e pregano per loro. Questo gesto simboleggia la speranza nella resurrezione e la fede nella vita eterna. In sintesi, la comunità di Olympos che, come detto, segue il rito bizantino si raccoglie attorno al proprio sacerdote (Pope): 𝐈𝐨𝐚𝐧𝐧𝐢𝐬 𝐃𝐢𝐚𝐤𝐨𝐠𝐞𝐨𝐫𝐠𝐢𝐨𝐮, e partecipa alle celebrazioni della Divina Liturgia, la processione dell'Epitaffio, la messa di mezzanotte, il banchetto pasquale e il Martedì delle Anime. Questi rituali e celebrazioni sono molto importanti per la comunità ortodossa di Olympos e uniscono i fedeli in una festosa celebrazione. https://www.radioolympos.gr/archives/14446
Carnevale di Venezia
Pisciotta - Presepe vivente 2022 -
Cambogia - Cacciatori di Tarantole e Scorpioni -
Da qualche anno, anche in Italia, si parla della moda di mangiare insetti e delle leggi che ne hanno liberalizzato la vendita in tutta Europa (ma in Italia è ancora vietata). Per calarsi completamente nell’entomofagia, bisogna, però, andare in Cambogia, o, comunque, in estremo Oriente. In Cambogia, gli insetti fanno ormai parte della gastronomia e sono un alimento molto consumato. Esistono i “Mercati dei ragni”. Qui tra bancarelle coperte e venditori ai bordi delle strade si possono comprare diverse specie di insetti preparati, cotti e insaporiti, per essere sgranocchiati come street food. Tra le offerte di questi mercati ci sono le celebri cavallette caramellate, le blatte dorate in glassa e soprattutto loro i grandi ragni velenosi del genere Tarantola. Si tratta della mortale Tarantola striata del Sud Est asiatico, tipico ragno predatore della giungla. Si tratta di ragni grossi come un pugno che hanno una carne dal gusto tra il pollo e il pesce. Si immergono in una pastella di glutammato e zucchero per essere gettati nell’olio bollente misto ad aglio ed erbe aromatiche. Sono considerati una vera leccornia e, generalmente vengono mangiati in cartocci per strada o in auto, succhiando soprattutto la parte tra la testa e l’addome oppure le otto zampe. Sembra che il boom del consumo di questi ragni non sia un’usanza davvero tipica, ma sia piuttosto recente: durante la dominazione dei Khmer rossi, 40 anni fa, la scarsità di cibo avrebbe indotto le popolazioni rurali sfollate dalla capitale Phnom Penh ad abituarsi a mangiare questi ragni che, nel giro di due generazioni sono diventati di moda. Ma è sicuro che le tribù cambogiane mangiassero già da secoli ragni e insetti, alimenti diffusi anche tra le popolazioni vicine e nella grande Cina.
Pisciotta - Presepe Vivente 2015 -
Pisciotta - Madonna di Mare 2022 -
La Madonna del Porto Salvo, protettrice dei pescatori, viene onorata ogni anno con cerimonie religiose. Il rito nacque in occasione di una tempesta che stava per far naufragare un peschereccio di marinai cilentani, trasportati dal vento al largo delle Eolie. Fu allora che gli uomini a bordo videro un’immagine della Madonna, e poi il mare si calmò consentendo il rientro della barca in porto.
Pisciotta - Via Crucis 2022 -
Pisciotta - Corpus Domini 2022 -
Pisciotta - Raduno Nazionale Vela Latina 2022 -
Gay Pride Milano
Sara la Nera
Saintes Maries de la Mer (incantevole paesino della Camargue) prende il suo nome da due Marie: Maria Salomè e Maria Jacobè che, secondo alcune leggende, furono perseguitate in Palestina, arrestate e abbandonate in mezzo al mare insieme alla serva Sara, su di un’imbarcazione senza vela e remi. Le tre donne, portate dalla corrente, approdarono sulla spiaggia. Le due Marie diventarono patrone del paese e le loro statue vengono conservate all’interno della chiesa e portate in processione nella ricorrenza del giorno dell’approdo, Sara detta la Nera, invece, diventò la patrona dei Gitani, la sua statua si trova nella cripta e viene poi accompagnata in processione fino al mare dai gitani a cavallo, il 24 e 25 maggio, al grido che ti entra dentro per quante volte viene ripetuto durante la funzione: “VIVE LES SANTE MARIES, VIVE SANTE SARA” Durante i 10 giorni della festa in onore di Sara la Nera, il piccolo paese di Saintes Maries de la Mer viene invaso da carovane di zingari provenienti da tutta Europa e non solo. Il paese si riempie, anche, di turisti che, giorno e notte, banchettano, tra l’altro, con montagne di Paella, accompagnati, nelle strade e nella piazze, dai canti e dalla musica gitana.
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